Quanto fascino emana un cabinato? Per noi cresciuti con il joystick in mano (si si, so a cosa pensate) hanno un valore inestimabile, maltrattati per fare gli highscore ma venerati come dei totem indiani da intere tribù di giovani videogiocatori.
Quindi in questi giorni di vacanza mi è venuta la malsana idea di fare del “fai da te” e quale miglior modo di farlo se non a tema retrogaming.
Così armato di smania McGyverosa e carica nostalgica mi son detto: “perché non farmi un bel cabinato!”. Ok lo so, sono esagerato, allora ho riformulato il pensiero in: “perché non farmi un bel controller arcade in stile cabinato!”, direi molto più fattibile per un piccolo progetto di bricolage e molto più umano in termini di costi. Mi sono quindi un attimo documentato, ho recuperato gli attrezzi, ordinato i componenti e dopo una realizzazione che ha avuto successo sono pronto a darvi la ricetta per creare un perfetto retrocontroller pronto da essere consumato a suon di pigiate violente sui tasti.
Iniziamo con elencare cosa ci serve:
1x kit arcade stick comprensivo di:
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1x scatola in legno/plastica (la mia è 29cm x 20,5cm h8cm, ma va bene anche leggermente più piccola) |
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1x minitrapano multiutensile (tipo Dremel) | 1x pistola per colla a caldo | ||
1x trapano | 1x set varie punte per trapano | ||
1x punta fresa piatta da 22mm | 1x punta fresa piatta da 28mm | ||
1x velcro adesivo |
Come avrete capito, a parte il “materiale di consumo” e gli utensili, il succo del nostro controller arcade è il kit composto da joystick, pulsanti e scheda usb. Dopo svariate ricerche su internet e varie prove posso tranquillamente consigliarvi questo kit, prezzo modico, qualità ottima del joystick, pulsanti decenti a micro-switch, scheda usb compatibile con tutti senza driver particolari e tutte le cavetterie necessarie per fare i collegamenti. Inoltre i tasti sono 10 (8 grandi e 2 piccoli), abbastanza per essere compatibili con la maggior parte degli emulatori/videogame.
Ora che abbiamo tutto l’occorrente per costruire il nostro fantastico controller, direi che possiamo cominciare con i lavori.
Per prima cosa prendiamo la nostra scatola, che potrà essere di vari materiali, i più facili da lavorare e reperire sono indubbiamente plastica e legno. Direi di ricordarvi di svuotare la scatola dal suo contenuto per evitare disastri/stragi.
Dobbiamo ora scegliere il layout dei nostri componenti, per questa parte ho trovato un bellissimo sito con vari layout già pronti, presi da grandi classici dei cabinati. Io ho scelto il layout più classico/ergonomico possibile secondo la mia esigenza.
Una volta stampato il layout su un foglio A4 andiamo a scotcharlo sopra alla nostra scatola. Come potete vedere dalla diapositiva allegata non ho centrato il foglio in quanto ho preferito tenere più spazio per appoggiare le mani, ma diciamo che qui sta a voi decidere, alla fine il bello di poterselo fare da soli sta anche nel personalizzarlo per le proprie esigenze.
Dopo aver trovato la posizione ottimale/preferita per il vostro layout possiamo procedere a fare i primi fori. Consigli dell’anziano: prima di fare i buchi per i pulsanti con la fresa vi consiglio di fare un piccolo foro con una punta normale da trapano, vi aiuterà a fare i buchi in maniera più precisa. Controllate bene che il layout scelto non crei problemi di spazi con i componenti in vostro possesso, di seguito le misure dei componenti che ho usato io:
Ora è finalmente giunto il momento di trivellare la nostra scatola, consiglio dell’anziano n° 2: utilizzate punte a fresa di una misura più piccola della misura del pulsante (per i pulsanti grandi ho usato la punta da 28mm mentre per i piccoli quella da 22mm) in modo tale da poter poi rifinire il foro con il dremel ed evitare di avere un foro troppo preciso o addirittura troppo largo.
Una volta fatti i primi fori provate ad inserire i pulsanti ed a correggere eventualmente il diametro del buco tramite il minitrapano multiutensile.
Mi raccomando ragazzi le protezioni durante queste operazioni, e non intendo i Settebello ma occhiali, guanti, casco, luci accese anche di giorno e prudenza sempre!
I pulsanti non devono essere ne fissati ne avvitati in quanto entrano a pressione e hanno delle linguette che li tengono in posizione, per questo motivo consiglio di fare il foro il più preciso possibile.
Ora che i pulsanti sono in posizione passiamo al joystick, qui basterà fare un foro da 22mm di diametro e 4 fori passanti per fissare le viti con i dadi. La piastra superiore del joystick ovviamente andrà sotto al nostro coperchio e per avere il riferimento su dove fare i fori, il mio consiglio è prima di fare quello grande centrale seguendo il layout stampato, poi capovolgere il coperchio, inserire il joystick e segnare con un pennarello dove fare i 4 buchi per le viti.
Non appena avrete posizionato tutto, possiamo passare a cablare pulsanti e joystick. Quest’ultima operazione è particolarmente semplice in quanto il kit è fornito di un unico cavetto flat che potrà essere inserito in un solo senso. Per quanto riguarda invece i pulsanti, basterà collegare ad ognuno di essi una coppia di cavetti nero/rosso del kit, non preoccupatevi dove mettere rosso e nero in quanto sarà indifferente.
Dato che la mia scatola era abbastanza alta ho optato per rialzare la scheda con uno spessore in legno su cui l’ho avvitata, lo spessore è stato poi fissato alla scatola tramite il velcro biadesivo, in modo tale da poterlo staccare facilmente in caso di manutenzione.
lo schema della scheda è molto semplice, il joystick ha un’apposita presa nella parte superiore (sempre se utilizzate un joystick Sanwa), altrimenti ci sono subito di fianco 4 spinotti singoli per le 4 direzioni. Nella parte inferiore invece troviamo le prese per i singoli pulsanti. I primi vanno a sinistra e gli ultimi a destra ma sostanzialmente anche qui è indifferente dove andrete a collegarli, in quanto poi dovrete mapparli nel vostro emulatore/gioco. Vi è poi un ultimo cavo da connettere, quello usb, che va nello spinotto nell’angolo in alto a sinistra. Vi allego lo schema per maggior chiarezza. È più facile a farsi che a dirsi.
Per far uscire il cavo usb dalla scatola ho optato per scavare uno spazio sul bordo della stessa, consiglio dell’anziano n° 3: ho messo 2 punti di colla a caldo in modo tale da evitare che venisse strappato via nelle sessioni di gioco più concitate.
Ok ora chiudete la scatola, e collegate il tutto ad un pc nella speranza che non vi bruci la casa. Bene, una volta spente le fiamme vi consiglio di verificare che ogni cosa funzioni in maniera corretta e il metodo che ho utilizzato io è andare nel “Pannello di controllo” (sempre se usate Winzzoz) poi in “Dispositivi e Stampanti” (what? Direte voi, logiche malate di Win) e una volta identificato il nostro controller fare tasto destro e selezionare “Impostazioni periferica di gioco”. Da qui potrete accedere alla schermata di "taratura" e verificare il corretto funzionamento dei pulsanti e dello stick.
Eccellente, ormai sicuri del nostro operato e con ancora tutte le falangi collegate al corpo, possiamo finalmente goderci il nostro nuovo controller arcade nel modo che preferiamo; io ho optato per collegarlo al mio Raspberry con Retropie pieno zeppo di retrogiochi ma di questo ne parleremo nella prossima puntata di BricoGamers HQ!