80's OVERDRIVE - RECENSIONE

A CURA DI MARCO "KLARO" CIOCCA VASINO IL 19.12.17

Stiamo vivendo l’epoca della nostalgia, fra remasterd vari, Stranger Things, Nintendo Mini, nuova serie Duck Tales, pixel art e tante altre piccole cose che sono citazioni di un passato non molto lotano (dai non fatemi sentire un anziano, solo perché sono nato negli anni 80). E sull’onda di questa corsa alla citazione, esce questo simpatico gioco in esclusiva su Nintendo 3DS, che è un susseguirsi di citazioni senza soluzione di termine, un po’ come il titolo vuole farci intuire.
80’s Overdrive, infatti, prima ancora di essere un gioco arcade di auto, è un opera creata come grande tributo al genere e soprattutto al periodo degli arcade game anni 80. Questo perché non è un semplice Outrun-like, ma è più da prendere come un corale manifesto post-datato di quella decade gloriosa (proprio quando sono nato io guarda caso).
Musica (di una epicità assoluta, solo la OST vale il gioco, adesso vado a sentire se la trovo su Spotify), colori, sprite, gameplay, personaggi, location tutto ci urla “ehi guarda, ti ricorda qualcosa?” e noi rispondiamo si con la testa, giustamente.
Già al primo impatto piovono riferimenti molto poco velati a grandi classici della cultura pop o dei videogames del periodo, come ad esempio una barra a ritmo di musica che ricorda le barre del tamarrissimo vocoder di kitt in supercar (che tuningaro maledetto il nostro Michael Knight), anche le faccine dei personaggi giocabili, sono tutti stereotipi dei tabbozzi/tipi-tosti anni 80 (nascosto fra gli avatar troviamo anche uno splendido P.E. Baracus).
Il parco auto poi, cosa a me molto cara, bhe è formato da auto rigorosamente senza licenza, e quindi camuffate, c’è una macchina che non è una BMW M1, una non Ferrari 288 GTO, una non Delorean (poteva mancare la reginetta pop 80’s?), la non Porsche 930, la non Lamborghini Countach e una non Vector. Sinceramente mi aspettavo qualche auto di più, ma va bhè, per lo meno si sono risparmiati la superbanalissima citazione con la Testarossa. C’è da dire che prima di cambiar auto bisogna farmare tanti tanti soldini e non è immediata come cosa, e quindi il parco auto limitato non infierisce sulla longevità del titolo.
Appena iniziato il gioco e creato il personaggio, abbiamo davanti a noi 3 scelte di menù: carriera, time trial, level editor.

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Partendo dalla carriera, una volta selezionata l’auto iniziale fra le due abbordabili con il risicato budget inziale, ci si para davanti una bellissima mappa alla Lamborghini: American Challenge altra citazione (strano). In questa mappa ci verranno mostrate le gare disponibili in base al proprio livello di fama tramite delle stelline colorate.
Sarà possibile inoltre da questa schermata potenziare il veicolo nelle 3 caratteristiche principali, telaio, motore, sterzo, modifiche che costano dei soldini. Caratteristiche interessanti e molto “moderne” sono la benzina che si consuma, e i danni al veicolo che vanno riparati per mantenere le prestazioni al top.
Una volta pronti per la gara, il gioco ci chiede di selezionare la stazione radio (si lo so, questa era facile come citazione, Outrun docet), e come dicevo poco fa, musiche supervalide e molto varie.
Completato anche questo passaggio, ci si butta a capofitto nella gara. Il gameplay è molto classico ma pur sempre divertente, si parte tutti insieme, si schiva il traffico e le collisioni varie ed eventuali, si arriva in fondo e si vince. I controlli sono molto digitali, quindi non è possibile parzializzare lo sterzo, anche usando lo stick analogico. O tutto sterzato, o niente. Grazie 80’s Overdrive, mi hai fatto tornare pargolo con questo gameplay diretto come ai tempi del mio amato Amiga 500.
Ovviamente i potenziamenti del veicolo influenzeranno la prestazione in gara ma attenzione perché i cash finiscono in fretta, come nella vita reale d'altronde. E feature pazzesca, se diventi povero come nella vita vera non demordere mio caro giocatore voglioso di 80’s, puoi lavare l’auto ai tuoi avversari! E via di “metti la cera, togli la cera”, con un simpatico minigame. Aggiungerei anche che è bellissimo il cursore che appare se non si usa il touch per gestire i menù di gioco, che ha la forma del PowerGlove Nintendo (aricitazione ottantiana).
Tutto ciò si ripete senza grandissime differenze, se non per l’arrivo della polizia ogni tanto a smaronare mentre si corre (molto alla Test Drive II), bene o male per le 4 orette che ci vanno a finire la carriera principale. Da segnalare che in gara dovrete sempre tenere la guardia alta, perché dalle prime gare, fino alle ultime, gli avversari saranno sempre li a fiatarvi sul collo e pronti a sverniciarvi ad ogni minima disattenzione.

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La seconda modalità Time Trial, non è nient’altro che una classicissima modalità arcade alla Outrun, con vari stage da affrontare in un determinato tempo limite, che verrò esteso alla fine di ogni stage. Più stage si fanno, maggiore sarà il punteggio finale. Il tributo ad Outrun qui è molto meno mascherato, addirittura la mappa che ci mostra fin dove siamo giunti nel percosoro, è presa pari pari dal gioco Sega. A livello di gameplay resta tutto invariato, mancano solo gli avversari, qui unico avversario è il tempo.
Infine troviamo la modalità di creazione mappa, che nient’altro è che un generatore casuale di tracciati comandato da una serie di parametri, cosa che mi ha ricordato il generatore di piste di Gran Turismo 6. Interessate il fatto che è possibile sharare un codice agli amici per permettere di giocare alla pista appena generata.
In conclusione direi che questa ondata di citazioni ci piace e ci ha divertito, sarà per la sua pixel art sopraffina, o per le sue musiche elettroniche dure e pure, ma anche per il puro spirito di gioco alla moda vecchia, senza troppe pretese, sempre diretto e punitivo.
80’s Overdrive è scaricabile dal Nintendo eShop per 3DS dal 3 Dicembre scorso a 9,99€, prezzo tutto sommato onesto, e se vi sembrano troppi, potete sempre andare a lavare la macchina al vostro vicino per raggiungere la somma necessaria per portarsi a casa questo tributo ai ruggenti anni ottanta.

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