Poco più di un anno fa ci siamo cimentati nell’ardua impresa di dare un significato ai primi due trailer di Death Standing, il nuovo progetto di Mr Kojima che sta letteralmente tenendo sulle spine milioni di appassionati giocatori. Siamo ancora ben lontani dal comprendere quale genere voglia ridefinire (o inventare ndr) il papà della serie Metal Gear Solid, sappiamo però che in occasione dei Game Awards 2017 ha mostrato al mondo intero un nuovo filmato, non meno criptico dei precedenti. Pertanto siamo nuovamente qui, su queste nostre pagine, a cercare di dare un senso a ciò che abbiamo visto con l’aiuto del web e come sempre vi chiediamo di prendere ciò che segue con molta leggerezza.
“Once there was an explosion, a bang that gave birth to time and space. Once there was an explosion, a bang that sent a planet spinning in that space. Once there was an explosion, a bang that gave rise to life as we know it... And then came the next explosion. An explosion that will be our last.”
E’ con queste parole che Sam (Norman Reedus) apre e chiude l’ultimo trailer di Death Stranding, citando le esplosioni che hanno portato alla nascita dell'universo, del tempo e della vita ma anche un’ultima in grado di porre fine a tutto.
LO STRANGER THINGS “KOJIMANO”
Sappiamo già che la Terra non è più un luogo ospitale e nell’ultimo trailer s’intuisce come la nostra dimensione ne abbia una corrispettiva popolata da mostruose creature in cui fluttuano i cadaveri degli esseri umani. Un “sottosopra” legato alla nostra realtà dall’onnipresente melma nera, la quale funge da vera e propria porta tra i due mondi; letale per chi è costretto ad attraversarla. Le entità della dimensione parallela non possono essere viste dagli umani ma tuttavia quest’ultimi possono farsi sentire, motivo per il quale nella parte iniziale del filmato tentano in tutti i modi di ridurre al minimo qualsiasi rumore pur di non essere individuati.
RITENTA, SARAI PIU’ FORTUNATO
Nel dettaglio il “sottosopra” ideato da Kojima è una sorta di limbo in cui il giocatore finisce ogni volta che muore. Non è un reale game over ed in quel luogo, apparentemente sospeso nel tempo, è possibile distaccarsi dal corpo del protagonista, esplorare i dintorni e persino raccogliere oggetti: “A quel punto non sei né vivo né morto. È l'equivalente dello schermo che dice con il conto alla rovescia” a detta di Kojima-san. In merito al ritorno del giocatore nella partita vera e propria, quindi successivamente alla visita nell’altra dimensione, Kojima aggiunge: “Come avete visto nel trailer, c'è un cratere, e quando torniamo indietro è ancora lì. La maggior parte dei giochi, invece, ti riporterebbe indietro prima della creazione del cratere. Quindi, a seconda dei giocatori, potrebbero anche esserci un sacco di crateri sparsi in giro. [...] La morte non vi strapperà mai via dal gioco”. Quindi la partita non verrà caricata ad un punto precedente alla morte del giocatore ma bensì in quell’esatto punto, lì dove gli eventi hanno segnato indelebilmente il gioco nel bene o nel male.
IL CORPSE DISPOSAL TEAM 6
E’ una delle unità della Bridges (United Cities of America) incaricata allo smaltimento dei cadaveri e di cui fa parte Sam. La distruzione definitiva dei corpi umani è un’operazione fondamentale al fine di evitare che questi diventino forza lavoro per le entità fluttuanti dell’altra dimensione. Nel video appare evidente come la squadra abbia avuto un incidente, a seguito di un’esplosione, durante il trasporto di un cadavere; uno dei membri viene letteralmente inghiottito dalla melma nera mentre un altro, pur di non farsi catturare vivo, decide di togliersi la vita brutalmente.
I BUONI ED I CATTVI
Nelle fasi più concitate post-incidente appare dal nulla una misteriosa figura umanoide incappucciata; con molta probabilità si tratta del personaggio interpretato dall’attore Mads Mikkelsen, già visto nel penultimo trailer. Non a caso la sua gestualità al minuto 3:40 del terzo video coincide perfettamente con quella del secondo allo stesso minutaggio, lasciandoci intuire che Mikkelsen collabori con le entità della dimensione parallela e che sia in grado di comandare eserciti di non-morti (reperiti nel sopraccitato limbo). Inoltre, il cadavere trasportato dal Corpse Disposal Team 6 e stranamente sigillato da un teschio dorato potrebbe essere un “collega” del losco soldato incappucciato ed in quanto entità “speciale” necessita di un trattamento di riguardo per ciò che ne concerne lo smaltimento. Ciò si evince dalle scritte “Danger” presenti sul sacco che contiene il cadavere e dalla cranio oblungo di questo.
ANCORA TU
Il bambino sembra avere un ruolo fondamentale in quest’ultimo trailer, grazie a lui ed all’utero artificiale nel quale risiede, gli umani riescono ad individuare le presenze del “sottosopra”, aiutati ulteriormente dal braccio meccanico posto sulle loro spalle. Sam, invece, il bambino lo porta proprio in grembo e non lo rende soltanto speciale rispetto a qualunque altro umano ma con molta probabilità gli conferisce persino degli speciali poteri (come il ritornare in vita infinite volte).
QUESTA PIOGGIA T’INVECCHIA
Avrete sicuramente notato come si cristallizzi velocemente il sangue ai piedi di Sam (minuto 03:05), il deperimento delle piante ad inizio video o l’invecchiamento precoce del tizio rimasto bloccato sotto il veicolo incidentato (minuto 01:32). Tale accelerazione temporale è dovuta alla pioggia che Kojima ha definito Timefall e sulla quale non ha voluto sbilanciarsi più del dovuto: “La maggior parte delle persone sanno della pioggia, e...beh...in questo caso Norman è abbastanza unico...Devo fermarmi qui. Sto dicendo troppo”. Davvero?!
L’INTERFACCIA A PORTATA DI OCCHIO
Gli spettatori più attenti avranno notato al polso del Corpse Disposal Team 6 dei braccialetti luminosi che variano di colore a seconda dello stato di salute dell’indossatore. Nella versione finale del gioco questi potrebbero essere utilizzati come indicatori: blu per la salute massima e rosso per il pericolo di vita. Il braccio meccanico, invece, sembrerebbe muoversi ed indicare al giocatore la posizione del nemico.
LA CONNESSIONE
Gli eventi che accadono in più video contemporaneamente e nello stesso momento potrebbero essere la vera “connessione” tra i giocatori; ovvero che nello stesso istante più giocatori potrebbero vivere la medesima situazione ma in contesti totalmente diversi. Ciò permetterebbe, indirettamente o meno, di influenzare anche l’esperienza di gioco altrui a seconda delle scelte effettuate.
0914-137
Stando all’esame di alcuni utenti di Reddit questa serie di numeri sulla tuta di Sam si riferisce al nono (09) verso del salmo 137 della Bibbia la quale contiene quattordici (14) caratteri: “Happy shall he be that taketh and dasheth thy little ones against the rock.” – “Beato chi afferrerà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia.” Per quanto atroci possano essere queste parole, potrebbero riferirsi al bambino che Sam porta sempre con sé e quindi ci chiediamo se lo stia realmente difendendo dai cattivi o se è lo stesso Reedus ad esserlo.
QUALCUNO PENSI AI BAMBINI
Sempre su Reddit un internauta solleva un’interessante questione riguardante i bambini, affermando che questi sono cloni dei loro genitori/portatori e che possono immagazzinarne la memoria a comando. Non a caso, sempre riferendoci al suddetto post, uno degli uomini del team prima di morire attiva l’utero artificiale e lo porge a Sam.
KOJIMA ED I CAMEO
Proprio come il tanto amato Stan Lee, anche al nostro Kojima-san piace comparire nelle sue creazioni. Ecco perché un videogiocatore dagli occhi di aquila è riuscito ad identificarlo interamente ricoperto di melma nera. Ti abbiamo beccato Kojima!
DEATH STRANDS
Letteralmente “fili della morte” sono i punti che indicano esattamente dove è morto il giocatore (come nella serie Souls)?
Infine, chiudiamo questa bizzarra analisi dedicata al terzo trailer di Death Stranding con un ulteriore video realizzato da Python e Selkan
Grazie Mr Kojima per averci fatto trascorrere nuovamente più di 24 ore insonni con il solo scopo di capire cosa ti passa per la testa, ne è valsa la pena!