Non tutti ricordano di averlo visto per la prima volta nel lontano 2014 ma il prodotto degli indipendenti MDHR studio è finalmente approdato su Xbox e PC e noi abbiamo avuto modo di metterci le mani sopra. Per prepararci all’evento ci siamo dovuti immedesimare in un mondo che solo i nostri nonni possono ricordare bene... cos’è Cuphead?
E’ la storia di due fratelli chiamati Mughead e Cuphead che vivono spensierati e felici in un’isola immaginaria, la stessa che ospita un invitante casinò dove poter puntare e vincere qualche gruzzoletto. I due protagonisti, nemmeno a dirlo, pur di dare uno scossone alla monotonia delle loro giornate decidono di dedicarsi al gioco d'azzardo. Una vincita tira l’altra e così si trovano di fronte ad una scelta decisiva; scommettere la propria anima con il proprietario del casinò, il Diavolo in persona. Indovinate un po'? Accettano e perdono miseramente!
I fratelli dalla testa a forma di tazza, dispiaciuti e piagnucolanti, riescono a trovare un accordo con il Diavolo: le loro anime intatte in cambio di quelle dei debitori del casinò. Un gioco da ragazzi - penserete - ma è proprio qui che entrate in gioco voi.
Cuphead è un platform 2D in cui bisogna affrontare numerosi boss sparsi nella mappa di gioco e completare interi livelli a scorrimento orizzontale, le meccaniche sono piuttosto semplici: si spara, si salta, si scatta in avanti e si parano i colpi nemici. Non lasciatevi però ingannare dall’apparenza perché Cuphead è un titolo spietato, così tanto che se fosse stato un cabinato di una sala giochi avremmo già perso tantissime paghette. Ci teniamo comunque a sottolineare che la complessità del titolo viene meno nel caso in cui si scelga di giocare a difficoltà facile.
Se come noi invece amate le sfide e la giusta dose di imprecazioni, vi ritroverete spesso a perdere le tre vite a disposizione nel solo intento di capire i pattern d’attacco dei boss o scoprirne le evoluzioni (si, nel corso della battaglia evolvono più volte ndr). Il metodo “trial and error” non risparmia il giocatore nemmeno negli stage dove bisogna sostanzialmente correre e saltare dal punto “A” al punto “B” poiché piattaforme, nemici e proiettili schizzano veloci a destra ed a manca richiedendo non poca agilità e concentrazione. Inoltre, coloro i quali riescono a racimolare qualche moneta d’oro possono persino potenziare il protagonista, attraverso lo shop ingame, con bonus e munizioni speciali.
La cura riposta nella realizzazione artistica di Cuphead non passa di certo inosservata ed è evidente come gli sviluppatori abbiano voluto omaggiare i cartoni animati degli anni ’30 riproponendone le caratteristiche peculiari come le forme tondeggianti, le goffe animazioni, i colori privi di saturazione ed i numerosi personaggi dal curioso aspetto ma sempre ben contestualizzati. Ad accompagnare questo spettacolo per gli occhi è una colonna sonora di alta qualità dai toni jazz, decisamente in linea con lo stile retrò del titolo. I ragazzi di MDHR studio sono riusciti a confezionare un gioco decisamente originale ma dalla bassa longevità e rigiocabilità; un compromesso probabilmente legato alle eccessive risorse impiegate nel comparto grafico. Tuttavia Cuphead, dall’inizio alla fine, vi darà del filo da torcere e vi farà divertire parecchio, soprattutto in compagnia di un amico con cui giocare sullo stesso schermo. Il nostro consiglio è quello di acquistarlo ad occhi chiusi e quindi di non lasciarvi sfuggire questo piccolo indie dal pulsante cuore vintage.