A quasi due mesi di distanza dal suo rilascio su console e PC, Friday the 13th: The Game continua a mantenere un discreto successo tra il pubblico nonostante la sua partenza disastrosa. Durante il day-one e oltre, infatti, il titolo di IllFonic presentava non pochi bug e pesanti problemi al matchmaking. Adesso, forte di qualche patch riparatoria, Friday the 13th: The Game sembra aver intrapreso la giusta strada; ma sarà stato fatto abbastanza?
Togliamoci qualsiasi dubbio fin da subito; se pensate che Friday the 13th: The Game sia in qualche modo un diretto concorrente di Dead by Daylight..beh, avete in parte ragione. Sebbene la modalità single-player verrà implementata in un secondo momento, la modalità principale online prevede un giocatore, nei panni i Jason, intento ad assassinare le sue sette vittime prima che queste riescano a darsela a gambe.
Nonostante le mappe siano relativamente vaste, ma tremendamente simili tra loro, giocare nei panni del killer piuttosto che in quelli dei giovani sbarbatelli è decisamente più semplice. Il motivo è legato alle abilità del bifolco mascherato, le quali tendono a sbilanciare il gameplay rendendolo quasi invincibile.
Che Jason sia l’incarnazione del male è risaputo, almeno per quelli che lo hanno conosciuto attraverso i film, ma i suoi poteri all’interno del gioco lo agevolano ampiamente permettendogli di teletrasportarsi in un qualsiasi punto della mappa, spostarsi velocemente per un breve periodo di tempo e vedere i sopravvissuti attraverso l’aura generata dalla loro stessa paura. E comunque sia, Jason ha di per sè una massa piuttosto importante ed è un’impresa abbatterlo fisicamente, ma non impossibile.
Le vittime non dovrebbero soltanto tentare la fuga entro venti minuti dall’inizio della partita, ma anche cooperare tra loro al fine di rallentare il killer oppure annientarlo definitivamente. Ovviamente, come in tutti i giochi in cui si viene chiamati a raggiungere un obiettivo comune insieme ad estranei online ciò non avviene ed il risultato è un misto tra il nascondino e la piñata. Se invece ad unirsi all’ avventura horror è un amico con il quale si ha un contatto audio diretto, allora in quel caso dividersi i compiti diventa molto più interessante e senza ombra di dubbio meno frustrante.
Trovato il giusto partner quindi non bisogna assolutamente perdere tempo ma piuttosto cercare i pezzi necessari per aggiustare un’automobile o una barca per darsi alla fuga, trovare un telefono per chiamare la polizia o ancora distrarre Jason con lanciarazzi, petardi e armi contundenti e permettere agli altri sopravvissuti di allontanarsi o nascondersi.
Non possiamo non sottolineare la discutibile scelta degli sviluppatori di costringere i giocatori uccisi ad osservare i compagni fino alla conclusione della partita per guadagnare punti esperienza. Ciò si traduce in attese disarmanti ed inadeguate rotture dei ritmi di gioco.
Ad incorniciare l’aspetto survival-horror del titolo ve n’è un altro dai tratti ruolistici, seppur inspiegabilmente limitato, che permette al giocatore di acquistare, grazie ai punti guadagnati ad ogni fine partita, nuove violentissime finisher di Jason oppure le abilità dei sopravvissuti.
Il comparto tecnico Friday the 13th: The Game è ancora piuttosto acerbo, soprattutto per ciò che concerne le animazioni dei personaggi, le espressioni facciali, la gestione della fisica e la compenetrazione tra gli oggetti. Tuttavia le ambientazioni, le musiche e Jason stesso ricreano perfettamente quello stile horror che avevamo dimenticato nei VHS degli anni ’80 e che tutt’oggi riesce ancora a tenere sulle spine chiunque osi sfidare uno dei killer cinematografici più famosi di sempre.
In conclusione Frifay the 13th: The Game è un titolo che dal nostro punto di vista andrebbe giocato in compagnia per trarne il massimo divertimento e goderne a pieno la giocabilità. Quest’ultima, contrariamente a quanto visto in altri titoli simili risulta più articolata ma a tratti minata dal suo stesso comparto tecnico, dai contenuti risicati e dal costo elevato. Forse i tempi non sono ancora maturi, se potete attendete il rilascio della modalità in single-player prima di valutarne l’acquisto.