STYX: SHARDS OF DARKNESS - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 22.04.17

Se non avete mai sentito parlare di Styx non allarmatevi. Il primo spin-off di Of Orcs and Man, chiamato Master of Shadows e sviluppato da Cyanide Studios, non ha riscosso un grandissimo successo sia dal fronte della critica che da quello dei giocatori. Tuttavia gli sviluppatori, fatto tesoro delle opinioni globali, hanno dato seguito ad un nuovo capitolo chiamato Shards of Darkness che rivisita le meccaniche inadeguate del predecessore e si veste di una nuova grafica.
Styx non è il canonico eroe che ci si potrebbe aspettare da una storia fantastica: è’ un goblin assassino dalla lingua biforcuta che sa il fatto suo. Non ama la compagnia e si muove nell’ombra come nessun’altro, tanto da essere assoldato per sgraffignare le paghe dei soldati della S.T.R.A.G.E., coloro i quali si occupano di annientare i goblin in circolazione. Di lì a poco, una serie di eventi lo spingono a sottrarre anche un importante manufatto ad un ambasciatore ma ad incrociare la sua strada è un elfo mutaforma con lo stesso obiettivo. Chi è costui e perché intralcia i piani di Stynx?
Non ce ne vogliate, ma non possiamo togliervi il piacere di scoprire la restante parte dell’interessante trama del gioco, che vi terrà occupati per circa dieci ore o poco più. Possiamo dirvi però che i protagonisti sono ben caratterizzati, soprattutto Styx, il quale non esiterà a prendersi gioco di voi ad ogni game over con gag e citazioni che vi lasceranno sempre con il sorriso.

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Styx: Shards of Darkness è uno stealth game puro dove sta al giocatore scegliere come portare a termine gli incarichi. Analogamente a quanto accade nei titoli tripla A dello stesso genere, la mappa si sviluppa anche verticalmente permettendo a Styx di muoversi acrobaticamente lungo cornicioni, terrazze, cunicoli e sottopassaggi al fine di sorprendere i nemici alle spalle. I giocatori più attenti non potranno fare a meno di sfruttare l’ambiente di gioco a proprio vantaggio e quindi manomettere i lucernari e farli cadere sopra le teste dei malcapitati oppure avvelenare il cibo delle guardie più golose. Il segreto è fare meno rumore possibile; correre, saltare o far cadere a terra un oggetto qualsiasi può inevitabilmente allertare qualcuno nelle vicinanze.
Affrontare le minacce a muso duro equivale spesso alla morte oppure a doversela dare a gambe per via di un combat system legnoso e poco preciso. Del resto, il titolo di Cyanide Studios non è adatto a coloro che non amano studiare i movimenti del nemico ed infiltrarsi senza destare sospetti. Styx può craftare ed equipaggiarsi di oggetti molto utili per passare inosservato: come ad esempio la sabbia usata per spegnere le torce, le fiale di acido per nascondere (e sciogliere ndr) i corpi delle sue vittime oppure o i letali dardi da lanciare a distanza.
Inoltre, il caro e grezzo goblin può migliorare le proprie abilità in furtività, percezione, uccisione e clonazione, attraverso i punti esperienza guadagnati nelle missioni. L’ultima delle categorie appena citate permette a Styx di creare letteralmente un piccolo sgherro per usarlo come diversivo contro i nemici. L’esca partorita può essere addirittura controllata da un secondo giocatore per tutta la durata della campagna, trasformando quindi una sessione singleplayer in una co-op multiplayer.

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Styx: Shards of Darkness vanta un motore grafico di tutto rispetto quale l’Unreal Engine 4 che va a rifinire e migliorare il buon lavoro svolto da Cyanide Studios nel primo capitolo. Le ambientazioni ed i personaggi di stampo fantasy, vantano texture e design di qualità elevata rispetto a quello che solitamente ci capita di vedere dalle produzioni minori. Generalmente il sistema di illuminazione dinamico svolge bene il suo ruolo, fondamentale per via delle meccaniche di gioco ad esso associate, anche se alcuni ambienti risultano poco visibili poiché eccessivamente avvolti dall’oscurità. Abbiamo ampiamente apprezzato l’interfaccia di gioco pulita e semplificata che lascia parlare tutto ciò che si muove nello schermo piuttosto che informazioni superflue. I sottotitoli ed i menu sono interamente tradotti in italiano mentre i dialoghi doppiati in lingua inglese.
In conclusione, Styx: Shards of Darkness è un titolo indicato a tutti coloro i quali non si scoraggiano di fronte alle sfide ardue ed al genere stealth. Talvolta può risultare leggermente frustrante a seguito di qualche morte di troppo ma se avete l’occhio lungo, troverete sempre una strada nuova per raggiungere gli obiettivi; sarà il gioco stesso a darvene la possibilità. E poi diciamocelo, Styx è un personaggio inusuale ma al contempo troppo spassoso, lo amerete sin dalle prime battute! Perché quindi non dargli una possibilità?

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