Betrayer è uno di quei classici titoli che, ad una prima occhiata, incuriosisce il giocatore principalmente per il suo aspetto grafico. Ed è stato così anche per noi, quando un paio di giorni fa lo abbiamo visto apparire tra le offerte di Steam al prezzo di €17,99 (anziché 19,99).
Il suo team di sviluppo, Blackpowder Games, è composto da alcuni membri di Monolith Productions ovvero i creatori di validi FPS come la serie F.E.A.R. o Condemned; le premesse per un buon titolo sembrerebbero esserci.
Betrayed è ambientato nel 1604 in Virginia ed il giocatore impersona un colono inglese alla ricerca delle cause che hanno reso quelle terre deserte e prive di colore. Nel vero senso della parola. La resa grafica monocromatica del titolo è proprio la caratteristica predominante di cui vi parlavamo ad inizio articolo. Parliamo di un contrasto bianco/nero netto, di un mondo aperto e selvaggio mosso dall’Unreal Engine, dall’assenza di musiche di sottofondo. Cos’è quindi Betrayer?
È fondamentalmente un’avventura in prima persona con elementi action, ma quello che gli sviluppatori vogliono lasciarci credere va ben oltre.
Sin dai primi istanti si viene lasciati al proprio destino: non si sa dove andare o con chi parlare; le uniche informazioni ci vengono date dalle tracce e dai manoscritti, sparsi lungo la mappa. Gli unici esseri presenti all’interno del gioco, oltre a noi, sono dei conquistadores spagnoli decisamente ostili. A nostra disposizione abbiamo a disposizione archi, pistole, moschetti e tomahawk acquistabili e migliorabili con le monete che racimoliamo dai nemici uccisi. I conquistadores, dal canto loro, non sono facili da abbattere specialmente in corpo a corpo: uno/due fendenti possono mandarci al tappeto e farci riapparire al checkpoint più vicino. Quando si muore, si perde una parte del denaro guadagnato ma è possibile riappropriarsene tornando al punto in cui si è stati sconfitti. Il migliore approccio, quindi, è quello stealth, sfruttare la vegetazione e soprattutto il rumore del vento per avvicinarsi velocemente al nemico ed abbatterlo istantaneamente.
Betrayer è un’esperienza che abbraccia e lega tra loro diversi generi e titoli. Da quello che abbiamo scritto potrete trovare un pizzico di Mad World, Skyrim, Far Cry, Dark Souls ed anche Silent Hill se consideriamo determinati puzzle che mutano drasticamente l’ambiente di gioco rendendolo più macabro.
Tuttavia alcune cose richiedono una maggiore rifinitura. L’IA dei nemici, ad esempio: questi non fanno altro che muoversi avanti e indietro su percorsi prefissati e non sempre è chiaro come abbiano fatto ad individuarci. Inoltre è possibile effettuare viaggi rapidi tra le location fondamentali scoperte mentre è impossibile marcare o evidenziare dei luoghi d’interesse personali.
L’accesso anticipato a questo titolo ci ha dato modo di credere che i ragazzi di Blackpowder Games si stanno muovendo verso la giusta direzione. Betrayer è un titolo ambizioso e rapisce fin da subito per atmosfera e stile. Rimaniamo sempre un pò affascinati dai giochi aperti in cui veniamo accompagnati soltanto dai suoni ambientali, dal vento che soffia muovendo la vegetazione, dai misteri e dalla sensazione di non essere mai soli ed in costante pericolo.
La data di rilascio della versione finale di Betrayer non è stata ancora annunciata, le idee di fondo ci sono piaciute ed abbiamo modo di pensare che nei prossimi mesi verranno aggiunte nuove migliorie. Pronti a lasciarvi trasportare?