Nel momento in cui vi scrivo queste righe, lo sviluppatore Pocketpair ha venduto oltre cinque milioni di copie del suo nuovo gioco chiamato Palworld, toccando la notevole cifra di un milione e cinquecentomila giocatori collegati contemporaneamente soltanto nella piattaforma di Steam.
Cos’è Palword e perché ha raggiunto questo incredibile record?
Ero particolarmente scettico riguardo a questo titolo quando venne mostrato per la prima volta al pubblico, un “Pokemon con le armi”, così venne etichettato dal mondo intero ma oso dirvi che questo concetto è decisamente fuorviante.
Palworld è in realtà un mix di design open-world ben rodati ed approvati dalla critica, c’è un po' degli ultimi Zelda (Breath of the Wild e Tears of the Kingdom), un’aggiunta di Monster Hunter, un pizzico di Ark, Valheim e di altri giochi di sopravvivenza piuttosto conosciuti. Il concetto di Pokemon-like si riduce esclusivamente al catturare dei mostri, chiamati Pal, con diversi tipi di sfere ed alla somiglianza di alcuni di questi alle controparti create da Game Freak.
Contrariamente a ciò che accade sulle console Nintendo, i Pal catturati diventano parte integrante di ogni singola meccanica di gioco, dal combattimento in tempo reale al base-building.
Sono centoundici i mostri da catturare e collezionare, ed ognuno possiede le proprie statistiche ed abilità in grado di renderli più o meno utili in determinate mansioni all’interno della base; i Pal di erba si occupano delle piantagioni, quelli di fuoco alimentano le fornaci ed i falò da campo, quelli di terra estraggono minerali e così via.
Ciò che mi affascina di questo aspetto di Palworld è come le creature reagiscono ai loro compiti, poiché anche il loro carattere e la sanità mentale influisce sull’efficienza del lavoro svolto; dunque è possibile che si facciano del male, che cadano in depressione o che non mangino. Se da un lato l’impiego dei Pal è un’ottima alternativa al grinding selvaggio, dall’altro bisogna comunque assicurarsi che lavorino in un ambiente salubre, permettendogli di cibarsi con apposite mangiatoie, di dormire nei propri giacigli e di rilassarsi alle sorgenti termali.
E’ necessario poi distinguere le abilità da combattimento dei Pal, ovvero quelle che imparano guadagnando esperienza e che utilizzano in campo autonomamente, da quelle che li rendono invece delle vere e proprie macchine da guerra; è possibile ad esempio fargli imbracciare armi da fuoco, o utilizzarli come granate o lanciafiamme contro il nemico.
A quanto detto si affianca il fascino dell’esplorazione e della scoperta di nuovi Pal, i quali si alternano attraverso il ciclo giorno/notte nei diversi biomi dell’enorme mappa.
Quest’ultima presenta anche numerosi dungeon da affrontare in solo o con altri tre giocatori online, all’interno di questi sono spesso presenti Pal particolarmente aggressivi e che richiedono una giusta preparazione in termini di equipaggiamento e di livello della squadra.
Palworld riesce ad equilibrare esplorazione, crafting e combattimento dando al giocatore una continua sensazione di appagamento e di genuina sorpresa che progredisce proporzionalmente al livello del suo alter-ego virtuale.
Nonostante il gioco di Pocketpair sia attualmente in fase di accesso anticipato, ho molto apprezzato la sua pulizia grafica nonché la fluidità, in quanto a FPS, con le quali si svolgono le fasi più concitate. Lo stile cartoonesco ed in generale il buon utilizzo dell’Unreal Engine 5 ha consentito agli sviluppatori di creare un mondo interessante da ammirare, con una vasta linea d’orizzonte e buoni effetti luce.
Tuttavia non mancano sporadici crash del client ed al momento la versione di gioco di Steam è più aggiornata rispetto a quella del Game Pass, nella quale non sembra attualmente possibile dare un nome al personaggio o addirittura ai Pal catturati, inoltre manca del tutto l’opzione per chiudere il gioco costringendo ad un brusco ALT+F4. Non vi è ancora la funzione crossplay tra le due versioni di gioco (anche se prevista in futuro) ed è quasi impossibile ospitare una partita multiplayer online per via dell’instabilità dei server ufficiali, anche dovuta all’incredibile mole di giocatori attualmente collegati.
Sebbene sia già stata annunciata l’introduzione della modalità PvP in Palworld, suppongo che il numero di mostri sia destinato ad aumentare nel tempo, così come il numero di eventi presenti nella mappa.
Palword è riuscito contestualmente a dare uno schiaffo alla formula statica di Pokemon e scuotere la mia nostalgia, offrendomi qualcosa di già visto ed apprezzato ma sotto una nuova ed originale veste.
Ci sono ancora delle migliorie da apportare sotto il profilo tecnico del gioco ma già da adesso potete comunque apprezzarne un gameplay solido e divertente, che vi saprà ricompensare per l’impegno speso nel suo accattivante mondo. E diciamocelo pure, ma quanto sono belli questi Pal!