CHORDOSIS: EPISODIO 1 - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 13.10.23

Abbiamo spesso sostenuto la scena indipendente poiché riteniamo, ancora oggi, che alcuni piccoli gruppi di sviluppatori meritino il giusto spazio sotto i riflettori della critica, talvolta più di quelli AAA. Un esempio è Adam Dubi, il creatore dell’horror fantascientifico in prima persona incentrato sui rapimenti alieni chiamato Chordosis e del quale siamo rimasti incredibilmente affascinati.
Adam è ungherese, e nell’intro di questo suo nuovo progetto specifica il suo interesse verso i fenomeni UAP/UFO circoscritti in una specifica area rurale del suo paese, il villaggio di Dunahont.
La trama di Chordosis vede il giocatore assumere il ruolo di Sadie, intenta a ritrovare sua sorella gemella apparentemente scomparsa nel nulla.
Il viaggio della protagonista, come potete ben supporre, sarà ricco di misteri ed eventi paranormali che non hanno nulla da invidiare agli episodi della prima stagione di X-Files. Vorremmo approfondire i dettagli della storia di Chordosis ma vi rovineremmo la sorpresa di scoprirlo da voi, siamo comunque certi che non vi deluderà. Ciò che abbiamo provato è la prima parte di una serie di episodi a cui Adam sta lavorando da tempo e che verranno rilasciati in un prossimo futuro anche su Steam.

Chordosis - Recensione

Tuttavia, quello che possiamo dirvi è che difficilmente ci siamo lasciati coinvolgere così tanto da un titolo horror e indubbiamente gran parte del compito è svolto dall’ambientazione e dal comparto audio binaurale. Ed è giusto che sia così.
Siamo sempre stati contrari all’eccessivo abuso di jumpscares, spesso prevedibili, i quali possono addirittura indurre ad un risultato contrario a quello desiderato. Per creare un’ambientazione d’effetto è invece essenziale avere una visione realmente creativa, in quanto trasmettere agli altri la propria ispirazione in modo lucido è una forma d’arte nelle mani di pochi.
Siamo più che certi che Adam sia uno di quei rari esempi, lo abbiamo notato dagli incredibili dettagli posti come precisi tasselli di un puzzle a ricreare aree di gioco verosimili e terribilmente angoscianti; tutto ciò è merito di un uso eccelso dell’Unreal Engine e della fisica degli oggetti, la quale riveste un ruolo fondamentale nella risoluzione degli enigmi.
Persino l’interfaccia dell’inventario, un terminale portatile altamente tecnologico, rappresenta una direzione artistica ben precisa ed integra un sistema modulare che consente al giocatore di aggiungerne nuove funzionalità, come ad esempio il radar o la funzione hack. In questo primo capitolo di Chordosis è possibile trasportare soltanto sei oggetti all’interno dell’inventario, ciò nonostante supponiamo che in futuro gli slot potranno essere ampliati almeno il doppio; ad ogni modo sappiate che vi sono diversi depositi piuttosto capienti, dislocati in zone “safe”, nei quali abbandonare le cianfrusaglie in eccesso. In qualsiasi momento, per di più, è possibile combinare ed esaminare gli oggetti raccolti, oppure ricostruire particolari dettagli della trama attraverso i media che assumono la forma di particolari memory card.

Chordosis - Recensione

Chordosis offre tre distinti livelli di difficoltà, una tra queste è pensata per coloro che vogliono concentrarsi esclusivamente sulla trama ed evitare di imbattersi e scontrarsi con le imprevedibili e minacciose varianti dell’IA.
Supportare il progetto di Adam è quasi un dovere per gli amanti del genere, non soltanto per la pregevole qualità del prodotto in sé ma anche per dare un adeguato risalto ad un sottomondo indipendente che spesso fatica ad emergere.
Chordosis è in grado di incuriosire e terrorizzare allo stesso tempo con maestria per circa due ore, un lasso di tempo troppo breve per non volerne ancora.
I giocatori che decideranno di acquistare la “Founder Edition” di Chordosis su itch.io potranno godere sia del primo che del secondo capitolo (non appena quest’ultimo sarà reso disponibile) senza spese aggiuntive. Si, c’è anche una versione demo del gioco!

Voto 9

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