Criterion Games ed Elettronic Arts riallacciano la cintura alla serie Need for Speed con il nuovo capitolo chiamato Unbound, dopo una pausa di circa tre anni.
Le carte in tavola sono allettanti, tra queste l’esperienza maturata con i titoli Burnout, una nuova location, una nuova direzione artistica e tante auto da personalizzare; basterà tutto questo a renderci entusiasti di Unbound? Scopriamolo insieme.
La campagna elettorale dei candidati sindaci di Lakeshore, metropoli nella quale inizieremo questa nuova storia, è dominata da un solo tema: le corse clandestine in auto.
La lotta agli street racers ed in particolar modo alla loro sfrontatezza nei confronti delle autorità e della sicurezza stradale è il contesto nel quale conosceremo il protagonista, un pilota che ha come obiettivo quello di vincere “La Grand”, ovvero una gara contro i migliori prodigi al volante.
Se questo plot non vi è del tutto nuovo possiamo solo darvi ragione, nelle circa quindici ore della storia single-player di Unbound sono presenti sviluppi narrativi già visti in passato e piuttosto prevedibili, personaggi stereotipati ed eventi che si discostano da quelli dei precedenti capitoli per pochi elementi di contorno.
Non mancano quindi le classiche gare su circuito, le sprint da punto a punto, le gare di derapata e quelle “Staffetta” nelle quali vince chi ottiene il punteggio più alto mettendo di traverso la propria auto, abbattendo barili e realizzando stunt.
Vi sono altre opportunità di guadagno nelle strade di Lakeshore come ad esempio consegnare in tempo (o in buono stato ndr) le auto modificate sparse in giro per la città, portare a destinazione gli street racers bisognosi di un passaggio e tutta una serie di altre attività secondarie come salti, autovelox, cartelloni da distruggere e collezionabili vari utili a sbloccare potenziamenti e personalizzazioni all’interno del garage.
Guadagnati i vostri soldi, sappiate che questi non saranno al sicuro fino a quando non tornerete al rifugio; ciò vuol dire che se la polizia dovesse riuscire a fermarvi durante un inseguimento vi confischerà tutto, costringendovi a tentare nuovamente la fortuna il giorno o la notte successiva.
Si, perché l’alternanza giorno/notte in Need for Speed Unbound vi consentirà di avere un maggiore guadagno dalla corse clandestine al calare del sole e, contestualmente, aumenterà il vostro livello ricercato qualora la polizia dovesse beccarvi a sfrecciare a tutta velocità; il garage diventa quindi un’area sicura dove azzerare l’allerta delle volanti ed organizzarsi per le nuove sfide mettendo le mani sotto il cofano.
La personalizzazione delle 143 auto disponibili ingame è uno degli aspetti più riusciti di Unbound; non è così complicato stravolgerle nel loro aspetto grazie a bodykit, vernici, stickers e livree ma è anche possibile intervenire su ogni singolo elemento della carrozzeria e sostituirlo con quello che più vi aggrada.
Il giocatore ha piena libertà di esprimere il proprio stile non soltanto con l’auto che guida ma anche con i vestiti che indossa, tant’è vero che sono presenti numerosi capi di abbigliamento alla moda da scegliere ed acquistare per ogni evenienza.
Il sistema di guida di Need for Speed Unbound è puramente arcade, ciò si traduce in una totale assenza di percezione di pesantezza tra un’auto e l’altra, su strada una import si comporterà come una muscle oppure una supercar, l’unica eccezione in grado di diversificare il modello di guida offerto riguarda il fattore trazione dell’auto che consente di derapare più o meno agilmente nelle curve.
Tuttavia è quasi impossibile curvare l’auto senza fare ricorso al freno a mano così come è necessario impiegare sempre l’uso del NOS successivamente ad una derapata per riacquistare velocità.
Unbound offre tre livelli di difficoltà che non influiscono soltanto sull’intelligenza artificiale degli avversari ma anche sul numero di riavvii disponibili nei giorni virtuali, una caratteristica che abbiamo particolarmente apprezzato e che aggiunge un po' di pepe alle corse.
Sebbene i piloti virtuali sembrino più aggressivi rispetto ai precedenti capitoli, una delle novità di Unbound è l’introduzione delle scommesse contro gli altri piloti; aspetto che non riesce a ingranare la giusta marcia in quanto gli importi sono irrisori e non aggiungono o tolgono nulla al livello di sfida. Pensiamo che tale scelta sia stata portata avanti per evitare che i giocatori abusino delle scommesse per un proprio tornaconto, a questo punto ci chiediamo: non è proprio quello il loro scopo?
Il comparto multiplayer è scollegato dalla storyline e prevede la creazione di un nuovo personaggio nonostante rimangano invariate le meccaniche del garage, nello specifico l’acquisto/vendita delle auto e la loro personalizzazione estetica e meccanica. A cambiare, piuttosto, sono le gare che possono essere avviate da chiunque dei 16 giocatori presenti all’interno della sessione ma nessuno, comunque, vieta di riunirsi con i propri amici online per ricreare veri e propri raduni virtuali dove mettere in mostra il proprio bolide nonché scorrazzare insieme in totale libertà.
Need for Speed Unbound combina saggiamente la grafica realistica a cui ci ha abituati il Frostbite Engine ad elementi in cel-shading dandogli un aspetto fumettoso, un originale contrasto che viene maggiormente messo in risalto durante la guida con effetti di fumo e luci inusuali alla serie (disattivabili tramite menu ndr).
Decisamente meno audace la realizzazione di Lakeshore, metropoli piuttosto anonima e decisamente poco curata nei dettagli, per di più spesso assediata dalla pioggia; nonostante il ray-tracing faccia la sua splendida figura sulla strada bagnata non vi è in alcuna occasione la possibilità di vedere uno schizzo d’acqua sollevarsi da una pozzanghera al passaggio di un’auto a tutta velocità.
Il comparto sonoro si mantiene su alti livelli con effetti e rombi dei motori verosimili, inoltre una nota di merito va all’ottima selezione delle tracce musicali trap ed hip-pop che accompagnano le sessioni di gioco.
Anche il doppiaggio in italiano merita una menzione a parte per la sua qualità, particolarmente per gli scambi di battute tra i protagonisti e ad alcune citazioni famose.
Need for Speed Unbound sembra volersi distaccare dai predecessori con alcune idee originali ma queste non sono sufficienti a toglierci la sensazione di deja-vù. E’ un titolo divertente, che riesce ad intrattenere fino a quando non si capisce di essere entrati in un loop di eventi, sempre uguali, che si ripete costantemente fino al successivo gradino della trama principale.
Ammettiamo di essere stati un po' scettici sulla grafica simil street-art voluta dagli sviluppatori ma quando l’abbiamo vista in movimento ci ha convinti, così come gli splendidi modelli del corposo parco auto.
Sebbene apprezziamo la formula arcade di Unbound, vi sono delle sbavature nel sistema di guida che andrebbero ricalibrate così come l’eccessiva aggressività della polizia ai livelli massimi di allerta nelle difficoltà intermedie.
Crediamo che la serie Need for Speed debba mantenere ciò che finora è stato apprezzato e trasformare tutto il resto in qualcosa di nuovo per la serie, senza scadere in flebili esperimenti che non portano alcuna profondità ai contenuti principali. Regalatevelo se questo Natale sentite un impellente bisogno di alta velocità ma senza troppe pretese.