Avete mai desiderato di prendere parte al vostro gruppo preferito di eroi dei cartoni animati?
Mythforce è la nuova IP di Beamdog, già conosciuti per le riedizioni di Neverwinter Knights e Baldur’s Gate, che la descrivono con le seguenti parole:
“Ispirato agli amati cartoni animati degli anni '80, MythForce unisce spade e stregoneria con avvincenti combattimenti in prima persona in un'avventura roguelite perfetta per i sabato mattina. Affronta il dungeon da solo o unisci le forze con gli amici per affrontare un castello malvagio in continua evoluzione!”
Per alcuni di noi sembrerebbe proprio un sogno che si avvera se non fosse altro che Mythforce è un’esperienza difficile da padroneggiare, specialmente se affrontata in solo.

Come da descrizione ufficiale, ci troviamo di fronte ad un action-RPG in prima persona con elementi roguelite, ciò significa che ad ogni game over il giocatore è costretto a ricominciare dall’inizio ma ogni partita lo renderà un po' più forte di prima creando una progressione tra una partita e l’altra.
Quanto appena detto, inoltre, si basa su una struttura da dungeon-crawling in cui non mancano tesori, trappole ed ovviamente minacce oscure da fronteggiare con i quattro eroi disponibili, caratterizzati da abilità e stili differenti: la cavaliera Victoria, il ladro Rico, il mago Maggie ed il cacciatore Hawkins.
Tuttavia Mythforce pecca nel bilanciamento della difficoltà: se questa incoerenza non viene rilevata quando il giocatore, entrando in una delle tante stanze del dungeon, è bloccato da una barriera magica (che gli preclude qualsiasi via di fuga finchè tutti i nemici non vengono sconfitti), il vero problema si incontra nella quantità di terrori che affollano lentamente la stanza e, soprattutto, nella loro incredibile forza che impedisce qualsiasi possibilità di movimento, con l’unica facoltà di attaccare spasmodicamente fino all’esaurimento della stamina. Correre, bloccare e contrattaccare può in certi casi rivelarsi la soluzione migliore a patto che non ci siano così tanti nemici a sopraggiungere, considerato anche che le pozioni sono piuttosto rare e che la stamina si consuma fin troppo velocemente. Spesso è più conveniente combattere il nemico dalla distanza con un arco o la magia, rendendo quasi vano l’utilizzo delle skill di classe (a meno che non si venga circondati).
Esplorando il bastione, uno dei primi dungeon rilasciati, è possibile trovare armi ed armature dentro contenitori di varia natura, dai corpi esanimi dei nemici oppure si possono acquistare dai mercanti previo pagamento in oro; come ogni RPG che si rispetti, l’equipaggiamento varia di rarità e bonus in base al colore.
Mythforce esprime il meglio di sé giocato in co-op con altri tre amici, ciò smorza solo leggermente la difficoltà di gioco anche a fronte di eroi ampiamente livellati; considerate che di base servono dieci secondi per rianimare un membro del party caduto e se vi trovate nel bel mezzo di un’orda nemica c’è una buona probabilità che tutto degeneri in una sonante sconfitta.

Un anno di early-access può trasformare Mythforce in un roguelite degno di nota a patto che si bilancino meglio le classi e la difficoltà generale dei nemici. A catturare la nostra attenzione è stata indubbiamente la fantastica grafica in cel-shading e gli sfondi in 3D leggermente sfocati che ci ricordano nostalgicamente lo stile artistico di Masters of the Universe. Non sono da meno le meccaniche di progressione degli eroi e la sensazione di appagamento nel trovare equipaggiamento raro durante le fasi esplorative, se non fosse appunto per i problemi sopraccitati.
Ci sono ancora molti margini di miglioramento nonostante le ottime idee di base, sicuramente nei mesi a venire il gioco verrà anche ampliato nei suoi contenuti con nuove location e nuovi eroi con abilità e tratti unici. Ci auguriamo che Beamdog ascolti il parere della community rendendo Mythforce meno punitivo ed alla portata dei giocatori solisti; se avete intenzione di provarlo lo trovate in esclusiva su Epic Store qui.