Dopo una lunga ed attenta analisi, siamo pronti a rendervi partecipi della nostra opinione su Project Cars, titolo di corse sviluppato con cura e passione dai ragazzi di Slightly Mad Studios. Non è semplice toccare il cuore di un appassionato di auto, ed è ancora più complicato farlo con chi è costantemente alla ricerca di un titolo in grado di far vivere il sogno delle quattro ruote. Slightly Mad Studios ha creato un’esperienza di gioco alla portata di tutti, abbracciando i giocatori più esperti ed esigenti e quelli che masticano poco la parola simulazione. Dato uno sguardo all’introduzione di gioco, vengono subito proposti i tre livelli di difficoltà con cui si vuole procedere la carriera da pilota: chiaramente vi è un’opzione per i neofiti, con tutti gli aiuti attivi, una intermedia ed una “PRO” per chi ha le idee chiare su quello che lo aspetta in pista. La modalità carriera di Project Cars lascia totale libertà di azione al giocatore, permettendogli di raggiungere gli obiettivi, chiamati “imprese”, iniziando da una delle otto classi disponibili. Quindi, non occorre dover partire dal basso ed acquisire crediti per comprare/modificare il parco auto a disposizione. Tutto è sbloccato fin da subito: volete iniziare dai kart? Nessun problema. Desiderate iniziare dalle GT3? A voi la scelta!
Indipendentemente da come avete deciso di iniziare la scalata al successo, vi vengono proposte diverse scuderie e relativi contratti da firmare; un calendario invece scandisce i vari eventi ai quali partecipare seguiti dai tweet, sempre in vista, dei vostri fans! Per completare il comparto single player è possibile organizzare prove a tempo, prove libere ed i week-end di gare veloci. Ognuna di queste modalità è personalizzabile in ogni singolo aspetto: regole di gara/qualifiche, difficoltà degli avversari, meteo, orario di gara e quant’altro. Il comparto multigiocatore online, invece, prevede lobby fino a sedici giocatori contemporaneamente ed un sistema di ranking che permette a chi ospita la partita di visionare ed espellere i giocatori scorretti, nonostante sia il gioco stesso a punire i tagli delle curve o la guida contromano riducendo la velocità dell’auto dei trasgressori. In termini di giocabilità, le oltre sessanta auto presenti restituiscono al giocatore un feeling dall’impronta simulativa non soltanto per via delle opzioni sopracitate ma anche per l’imponente mole di regolazioni su cui è possibile intervenire nell’assetto delle vetture ed i relativi controlli. Sebbene molti termini siano ormai diventati di uso comune nei giochi di guida, gli sviluppatori di Project Cars hanno pensato di ridurre all’osso ogni spiegazione su molte delle opzioni presenti, lasciando i meno avvezzi alla meccanica titubanti su quali parametri toccare o meno. È chiaro però, che è possibile gestire proprio tutto, anche la pressione delle singole ruote o la loro mescola. Il cuore pulsante di Project Cars, il Madness Engine, ripaga il giocatore con un ottimo feedback indipendentemente dalla classe scelta e dagli aiuti attivati/disinseriti. La gestione della vettura lungo una curva, il passaggio sopra un cordolo oppure il mantenimento dell’aderenza in condizioni climatiche avverse, l’usura delle gomme, il carburante, sono tutti fattori da prendere in considerazione quando si corre in uno dei cento tracciati disponibili. Persino i danni estetici e meccanici ricoprono un ruolo fondamentale durante le gare, così tanto da pregiudicarne l’esito come nella realtà; un esempio si rinviene nell’esplosione del motore a seguito di bruschi cambi marcia.
Dal punto di vista tecnico va menzionato il credibile sistema di illuminazione e l’ottimo meteo variabile, nonché i dettagli esterni ma soprattutto quelli interni dell’intero parco auto. Anche i danni alla carrozzeria sono convincenti seppur con delle limitazioni dovute alle licenze delle varie case automobilistiche: le parti si deteriorano, si sverniciano, si sporcano o addirittura saltano via lasciando la meccanica in bella mostra. Tra i nei da sottolineare vi è qualche sporadico calo di framerate, considerando che nella norma il titolo si mantiene sui 60 fps, e screen tearing; piccolezze che non minano di certo l’esperienza di gioco. Ad accompagnare il tutto vi è un’ottima campionatura delle vetture, con rombi e suoni ambientali realistici da godere a pieno con un impianto surround. In conclusione, Project Cars è un titolo di corse ambizioso ma accessibile a tutti. Avere, fin da subito, l’intero parco auto a disposizione, così come le relative opzioni, lo rende immediato, pronto all’uso. Chi non ama giocare online, troverà sicuramente pane per i suoi denti anche attraverso l’IA degli avversari, sempre all’altezza e capaci di qualche azzardo. Se invece avete una comitiva con cui condividere il comparto multiplayer, allora fiondatevi senza pensarci due volte perché il divertimento è più che assicurato. Partecipando a diverse lobby pubbliche ci siamo accorti di come in Project Cars, rispetto ad altri giochi di corse, i giocatori tendono ad essere più corretti; certo, non accade proprio in tutte le partite ma è comunque una buona notizia per coloro i quali non vogliono ritrovarsi in un volontario destruction derby. Avremmo preferito un numero maggiore di auto, all’appello mancano, ad esempio, le Ferrari e le Alfa Romeo. Molti adesivi dei costruttori che compongono le livree delle auto sono di pura fantasia, ed anche i nomi di alcune piste sono stati inventati da zero nonostante queste riproducano fedelmente le corrispettive reali. Licenze non concesse a parte, ci siamo soffermati più di una volta ad ammirare la strumentazione di bordo con la visuale dal casco, o le gocce di pioggia che venivano spazzate via dal parabrezza in velocità. Altre volte, invece, ci siamo ritrovati in gare dove si iniziava con la luce del giorno e si finiva a tagliare il traguardo con quella proveniente dai soli fari dell’auto. Pensiamo che un appassionato di auto non possa chiedere di meglio, quindi scaldate i motori!