Sono un videogiocatore come voi.
Ho sempre avuto il privilegio di poter giocare online senza essere insultato e di uscire di casa per frequentare qualsiasi luogo senza restrizioni, senza sentirmi osservato, libero di respirare.
Sono un videogiocatore attento come voi, connetto le mie esperienze a ciò che accade oltre il mio schermo e provo un forte rammarico; proprio per questo vi invito a non guardare dall’altra parte, di farvi carico di questo mio sentimento anche in minima parte.
Non possiamo più ignorare quello che accade continuamente in America ed in altre parti del mondo; il razzismo, così come le ingiustizie che ne derivano, rende tutti meno umani.
Scegliete di non rimanere dalla parte del problema, di non rendere vane le lotte portate avanti fino ad oggi da tutte quelle comunità i cui diritti fondamentali sono stati costantemente calpestati per il semplice colore della pelle o per la propria religione.
I videogiochi ci hanno ampiamente insegnato, attraverso le loro storie, ad essere meglio di tutto questo, che l’empatia e l’integrazione ci rende uomini e donne liberi, che possiamo gettare le basi di un solido futuro per le prossime generazioni. Basta volerlo davvero.
In queste settimane il mondo videoludico non è rimasto a guardare in silenzio, a dimostrazione di quanto siano importanti gli eventi che tutt’oggi imperversano nelle strade di molte città. E’ un segnale chiaro, una voce univoca che si espande nel web e sui social e che vuole toccare tutti affinchè si possa dire basta al razzismo una volta e per tutte.
Lo scorso 4 giugno Sony avrebbe dovuto presentare al mondo i futuri titoli di Playstation 5, un evento importante non soltanto dal punto di vista mediatico ma anche economico. Il colosso giapponese ha quindi deciso di posticipare l’evento all’11 giugno (ore 22:00 di oggi) nel rispetto dei fatti accaduti in America, un annuncio che in molti hanno definito “azzardato” ma che è stato addirittura ri-twittato e supportato da Microsoft. Non vi nego la sorpresa nel vedere questi due colossi uniti nella stessa battaglia, mettendo da parte la competitività che da sempre li ha contraddistinti.
Rockstar Games, nella stessa giornata del 4 giugno ha staccato la spina all’online di Red Dead Redemption 2 e Grand Theft Auto V per due ore consecutive.
Diverse case di sviluppo hanno posticipato i loro eventi come il Night City Wire di CD Projekt RED (Cyberpunk 2077), ora previsto per il 25 giugno, e la Stagione 4 di Call of Duty: Warzone di Activision.
Diverse donazioni sono state effettuate per la medesima causa da:
- Ubisoft – 100.000 dollari alla “National Association for the Advancement of Colored People” e “Black Lives Matter”;
- Electronic Arts – 1 milione di dollari alla “Equal Justice” e “National Association for the Advancement of Colored People”. Inoltre, EA farà si che ogni donazione effettuata dai propri dipendenti nel mese di giugno venga raddoppiata attraverso un’apposita iniziativa;
- Games Done Quick – Supporterà la causa donando 2.500 dollari ad una ONG di loro scelta mentre i proventi delle sottoscrizioni Twitch di giugno verranno versati alla “National Association for the Advancement of Colored People”;
- Humble Bundle – Supporterà i giochi creati da sviluppatori della comunità afroamericana con un programma da 1 milione di dollari;
- Itch.io – Donerà i proventi di uno specifico bundle alla “National Association for the Advancement of Colored People”;
- Square Enix e Devolver Digital – rispettivamente 250.000 dollari la prima e 65.000 dollari la seconda a beneficio delle organizzazioni legate al movimento “Black Lives Matter”;
- Naughty Dog – Il vice precidente dello studio ha lanciato una campagna di donazioni a favore del “Black Lives Matter”;
- Bungie – Annunciati contributi finanziari e donazioni a favore dei gruppi blacklivesmatter.com, mostrandoupforracialjustice.org, antiracismcenter.com, eji.org e colorlines.com.
- Niantic, Inc. – Donerà un minimo di 5 milioni di dollari (i ricavi del Pokemon Go fest 2020) ai progetti di black gaming. Verserà, inoltre, 100.000 dollari al Marsha P. Johnson Institute, dedicato alla protezione dei diritti delle persone di colore ed aumenterà i contributi dei dipendenti fino a 50mila dollari.
Il mondo del gaming si è espresso con estrema solidarietà e vicinanza al tema #BlackLivesMatter e da videogiocatore non posso che esserne orgoglioso.
Concludo l'articolo condividendo le parole dei ragazzi di Ready at Dawn: "We create heroes in our games. But in reality, heroes don’t wear capes. Heroes are ordinary people who stand for justice and equality. Heroes do what’s right, for everyone. Our hearts go out to those impacted by the horrible realities of injustice." - "Creiamo eroi nei nostri videogiochi. Ma nella realtà gli eroi non indossano mantelli. Gli eroi sono persone comuni che si battono per la giustizia e l'uguaglianza. Gli eroi fanno ciò che è giusto, per tutti. Il nostro pensiero va a coloro che vivono l'orribile realtà dell'ingiustizia."