Anche quest’anno Sony Playstation ci ha dato la possibilità di provare una delle sue esclusive durante il corso della Milano Games Week; ci riferiamo, ovviamente, all’entusiasmante remake di Final Fantasy VII di Square Enix.
La demo che abbiamo avuto modo di provare per circa una ventina di minuti era incentrata principalmente sull’aspetto del gameplay, in particolar modo sul sistema di combattimento. Sarebbe stato impossibile non notare la nuova veste grafica degli ambienti ma soprattutto dei personaggi, un vero colpo al cuore dato che l’ultima volta che li abbiamo visti è stato sul finire degli anni ’90. Adesso i volti ci sono apparsi nel pieno della loro espressività, le animazioni fluide ed il doppiaggio ben curato, riuscendo a dare finalmente un certo spessore ai dialoghi. Sono andati i tempi in cui dovevamo costringerci a comprendere i toni dei personaggi dai soli testi!
Cloud e Barret sono stati i protagonisti della nostra sessione di gioco, entrambi intenti a far saltare il nucleo di un reattore con una bomba. I diversi livelli che ci separavano dal cuore della struttura erano popolati da soldati nemici e mostriciattoli minori fino ad arrivare, infine, all’avvincente boss fight.

Ci siamo approcciati alla demo con il timore di trovarci di fronte ad un sistema di combattimento caotico ed invece, pad alla mano, ammettiamo che le meccaniche ibride escogitate dagli sviluppatori funzionano bene e si padroneggiano rapidamente.
Nel dettaglio Final Fantasy VII Remake si comporta come un classico gioco action senza disdegnare gli elementi tattici dei JRPG; gli scontri sono quindi in tempo reale, con la possibilità di muoversi liberamente, attaccare, schivare e parare. Queste ultime due azioni non annullano completamente i danni ricevuti dal nemico bensì li limitano, consentendo comunque di correre ai ripari quando si è in difficoltà o di spostarsi verso una posizione di vantaggio dopo aver schivato un attacco facilmente prevedibile.
La barra ATB, posizionata sotto i punti salute del personaggio attualmente in uso, si carica automaticamente con il passare del tempo e tale procedimento si velocizza quando si attacca il nemico senza sosta. Quando la barra ATB arriva al suo livello massimo (ovvero due tacche nella demo provata) è possibile scegliere se consumarla utilizzando specifiche abilità del personaggio oppure con le magie; quest’ultime ovviamente sciuperanno anche gli ormai celebri “punti magia”.
Inoltre, durante questa fase entra in gioco la “modalità tattica” dove l’azione non si ferma completamente ma rallenta di molto consentendo al giocatore un momento di tregua nel quale impartire gli ordini all’intero party. È altresì concesso prendere l’effettivo controllo dei personaggi presenti sul campo di battaglia in tempo reale, e tale opzione è a dir poco fondamentale non soltanto per una generale coordinazione degli attacchi ma anche per un’efficace gestione delle cure.
Abbiamo persino constatato un appagante ritorno delle “limit breaks”, ovvero le abilità speciali in grado di arrecare ingenti danni all’avversario ma che si ricaricano molto più lentamente, rispetto alle tacche dell’ATB, attraverso un’apposita barra durante il combattimento.

Lo scontro con il boss finale della demo (Guard Scorpion) non è stato per nulla semplice, complice la sua ricca barra della salute nonché la varietà di attacchi. Siamo stati costantemente sotto pressione con i suoi colpi ad area, come i missili a ricerca e le scariche elettriche; inoltre il Guard Scorpion spesso saltava sulle pareti dell’edificio, costringendoci a lanciargli magie od attaccarlo dalla distanza con l’arma di Barret. In una determinata fase dello scontro ha persino generato uno scudo di energia che abbiamo dovuto neutralizzare colpendo uno specifico punto sensibile della sua armatura. Fortunatamente di tanto in tanto riuscivamo a farlo “barcollare” dopo avergli riempito la barra “focus” a suon di attacchi, così facendo rimaneva momentaneamente immobile e vulnerabile ai nostri danni maggiorati.
Final Fantasy VII Remake è il ritorno in grande stile di uno dei JRPG che ha appassionato intere generazioni. E’ una riproduzione autentica, fedele all’originale con giusto una vena di novità che non dovrebbe in alcun modo far storcere il naso ai giocatori più scrupolosi. Ci riserviamo di dare il nostro giudizio completo alla data di rilascio ufficiale, intanto le premesse sono più che convincenti.