Due anni fa gli sviluppatori Spiders pubblicavano un primissimo trailer del loro nuovo action RPG open world Greedfall, definendolo come un mondo vivo e in continua evoluzione dove le azioni del giocatore, dalle scelte apparentemente banali alle più importanti decisioni politiche, influenzeranno il suo corso, nonché il rapporto tra le diverse fazioni stabilite sull'isola.
Le premesse sono di certo interessanti, considerata la dimensione limitata del team ed un budget che non è di certo quello di una produzione tripla A ma che, a conti fatti, dovrà comunque scontrarsi con le alte aspettative che i giocatori hanno maturato negli anni nei confronti di questo genere. La versione PC di Greedfall, offertaci dal publisher Focus Home Interactive, sarà in grado di colpirci per la sua originalità?
Senza ombra di dubbio il setting è stata una delle caratteristiche che ci ha colpiti sin dall'inizio in virtù di una perfetta mescolanza tra costumi e architetture del diciottesimo secolo ed il fantasy.
Tricorni, mantelli, spade, moschetti e galeoni evidenziano quella parte di storia che fino ad oggi abbiamo sempre letto nei libri di storia così come la rappresentazione alterata della peste, qui chiamata Malicore, che deturpa gran parte dell'Europa e la città di Sèrene dove inizia l'avventura del protagonista.
Trovare una cura al suddetto male è il principale obiettivo del giocatore, il quale dovrà anche colonizzare l'isola di Teer Frade ed imbattersi, diplomaticamente o con l'uso della forza, in quelle che sono le popolazioni autoctone.
Greedfall ha una trama solida, matura ed in grado di espandersi gradualmente grazie alle sue numerose quest principali e secondarie, agli eventi ed ai tanti personaggi che si incontrano durante il corso dell'avventura. Tuttavia dobbiamo necessariamente soffermarci su quello che è forse il punto più dolente dell'intera produzione Spiders; i dialoghi. Molti di questi, infatti, sono spesso prolissi e resi indispensabili per il completamento delle quest nonostante la superficialità delle informazioni espresse dall'interlocutore. Come se non bastasse i personaggi sono caratterizzati da un'eccessiva cortesia nei modi di porsi che non aiuta di certo a distinguerli l'un l'altro ma, piuttosto, annoia ed appiattisce ancora di più la narrazione.
L'impianto ruolistico del titolo parte dall'editor del personaggio, nel quale è possibile sceglierne il sesso, le fattezze ed una delle tre classi disponibili e riconducibili ai classici tank, cacciatore e mago.
Lo sviluppo del personaggio, invece, è legato alla quantità di punti spesi nelle abilità, negli attributi e nei talenti ad ogni level up. Le prime interessano esclusivamente i bonus legati ad armi ed armature, i secondi riguardano le stats e di conseguenza il calcolo dei danni con determinate tipologie di armi, gli ultimi si rivelano importanti nel crafting di armi e consumabili, nell'arte oratoria, nello scasso di serrature, etc...
Il mondo di Greedfall è ricco di equipaggiamenti di diversa rarità e potenza; ogni arma quindi si differisce da un'altra dello stesso tipo non soltanto per il livello ma anche per ciò che concerne i bonus, migliorabili in qualsiasi banco da lavoro a patto di avere i giusti talenti e le risorse richieste. E' possibile gestire l'inventario dei singoli membri del party così da renderli più efficienti in battaglia; non è invece possibile intervenire direttamente sulla la loro crescita poichè questa viene gestita autonomamente dal gioco.
L'esplorazione è quindi un ottimo modo per recuperare il loot che le vaste aree di gioco offrono ma alle volte si rende necessaria per approcciare determinate missioni senza dare troppo nell'occhio. Di fatto quando non è possibile risolvere le questioni diplomaticamente l'opzione migliore è sempre quella di affrontare i nemici a muso duro, possibilmente rimanendo nascosti nell'ombra. La meccanica stealth non ci ha convinti del tutto, più volte abbiamo allertato i nemici a causa dei movimenti un pò rigidi del personaggio e dell'imprecisione della telecamera.
Difetti che abbiamo riscontrato anche nel combat system, ma che sono mitigati dalla possibilità di mettere in "pausa tattica" tutto ciò che accade sullo schermo per scegliere con calma quale azione intraprendere. Imparare il pattern dei nemici, schivare, attaccare e schivare nuovamente; questo è a grandi linee ciò che si è tenuti a fare a prescindere dall'entità del nemico. Nel dettaglio, invece, il giocatore può portare con sè in battaglia due armi da mischia, una a distanza, lanciare magie e piazzare diverse tipologie di trappole al fine di abbattere in un primo momento l'armatura dell'avversario e successivamente la sua barra della salute.
Sono spettacolari gli scontri contro alcuni boss, mastodontici e decisamente impegnativi, quel tanto che basta da obbligarvi a pianificare nel dettaglio ogni singola mossa per riuscire nell'impresa.
Graficamente le ambientazioni appaiono suggestive e si presentano con una linea d'orizzonte ben definita, nulla da invidiare alle produzioni più celebri in quanto a complessità. Non possiamo dire lo stesso, come abbiamo già accennato, delle animazioni dei personaggi ed anche le texture che li ricoprono risultano poco definite.
Coinvolgenti e di compagnia le musiche e credibili i dialoghi, doppiati in lingua originale e sottotitolati in italiano.
In conclusione, Greedfall prova ad unire le meccaniche che abbiamo visto in altre recenti produzioni dello stesso genere come Dragon Age e The Witcher ma senza centrare il segno.
La storia, per quanto entusiasmante e longeva (circa trenta ore) ha gravi carenze nella narrazione che risulta spesso boriosa e persino i personaggi mancano di quel mordente in grado di farceli rimanere impressi nella mente per tutta la durata del gioco. Il combattimento è decisamente il pezzo forte della produzione Spiders, tattico ma al contempo veloce e divertente. Se state cercando un gioco di ruolo longevo e non avete troppe pretese dal punto di vista tecnico e del gameplay, Greedfall potrebbe fare al caso vostro.