Il nuovo Silent Hill, diretto da Hideo Kojima e Guillermo del Toro, ha suscitato parecchio interesse agli amanti del genere horror ed, ovviamente, anche al sottoscritto.
Per chi non avesse ancora visto o sentito parlare di questo primo assaggio del nuovo capitolo della serie Silent Hill, sappiate che c’è un girone infernale per gente come voi. Scherzi a parte, questo “playable teaser” (P.T.) ci mette nei panni dell’attore Norman Reedus (The Walking Dead) intrappolato in una sorta di casa infestata. Non è possibile esplorarla tutta ma soltanto un lungo corridoio dove, in loop, accadono sempre stranezze diverse.
Il tutto si svolge in prima persona e non si può interagire con l’ambiente circostante se non zoomando su determinati oggetti, camminando e guardandosi intorno. Non ci sono aiuti e non c’è un’interfaccia, è un’esperienza da brividi a tutti gli effetti.
Sono stati parecchi i momenti in cui mi sono dovuto fermare, dicendo a me stesso “Wow, questo gioco è veramente inquietante”, mentre mi circondavano messaggi criptici che mi spingevano ad andare avanti fino alla conclusione.
Buona parte di questi messaggi è stata tradotta e analizzata sul web dagli appassionati della serie; sono rimasto particolarmente colpito dal folle genio di Mr Kojima. Iniziamo quindi dalla radio, che trasmette dei messaggi in lingua svedese. Di cosa si tratta?
Sembrerebbero prendere spunto dallo sceneggiato radiofonico “La Guerra dei Mondi” di Orson Welles (1938). Si, Alieni.
La radio cita testuali parole:
"Close your eyes.
Let your ears listen, to the radio.
Do you hear my voice?
Can you hear your own soul's scream?
Let us choose
My voice that tells the future
Or your tortured (inaudible)
Well, what do you choose?
You can choose.
Your life, your future.
Wise as you are you might already have discovered it.
Yes, the radio drama from 75 years ago was true.
They are here on our earth and they monitor and see all.
Don't trust anyone. Don't trust the police.
They are already controlled by them.
That's the way it has been for 75 years now.
Only our best (inaudible)
You have a right. A right to become one of us.
So, welcome to our world. Very soon the gates to a new dimension will open.
2-0-4-8-6-3
2-0-4-8-6-3"
Cosa si nasconde dietro i numeri 204863 e 7780s (nome dello studio che ha sviluppato P.T.)?
Secondo l’analisi fatta del creatore del seguente video, la prima cifra quasi coincide con la data di nascita di Hideo Kojima, ma la verità è un’altra. A suo dire, infatti, entrambe le cifre, viste specularmente e tramite un’associazione di numeri e lettere (che non ho ben compreso), vanno lette: 368402= Jarith e 0877= Tree.
La parola “Tree” (albero), usata dallo studio, sembrerebbe concretizzare il proprio significato grazie alla seguente schermata di caricamento di P.T.
Il nome “Jarith”, invece, prende forma non soltanto dagli stessi numeri presenti nella parola “Tree” (i numeri 0 e 8) ma anche da una strana schermata – che ad un tratto appare durante il gioco – dove viene chiesto di contattare un certo “J.”
Non si sa chi sia questo Jarith ma chiamandolo attraverso il microfono collegato al pad è possibile uscire dalla casa degli orrori e visualizzare il filmato di chiusura.
Sembrerebbe che ci siano diversi modi di concludere P.T. ma quello più diffuso è il seguente:
- Guardate l’orologio ed ascoltate i dodici rintocchi. Attendete anche gli strani rumori che seguono (fino alla fine) e compiete dieci passi in avanti fino ad udire la risata di un neonato;
- Attendete altri rumori inquietanti ma prima che finiscano sussurrate o gridate al microfono il nome “Jarith”;
- Non muovetevi, rimanete immobili fino a quando non sentite una seconda risata del neonato. Il controller inizierà a vibrare ma voi state fermi, successivamente il telefono squillerà;
- Zoomate sul telefono, una voce vi comunicherà: “You have been choosen” (sei stato scelto). A quel punto, la porta principale si sbloccherà.
Un’altra cosa inquietante accade se mettete il gioco in pausa per qualche minuto: si sente un altro messaggio apparentemente incomprensibile.
Ascoltato al contrario, sembrerebbe una frase in spagnolo che recita le seguenti parole:
“Tanto que todo temblaba” ovvero “So much that everything was trembling” (così tanto che tutto tremava).
Ci sono tanti altri misteri da risolvere, come ad esempio il colore della torcia che di tanto in tanto cambia colore, la strana creatura nel lavandino del bagno, i pezzi di fotografia (sparsi un po’ ovunque) che ritraggono una donna sorridente o lo strano sacchetto parlante adagiato sul tavolo della stanza in cui ci svegliamo…insomma, se siete giunti fino a questo punto avrete sicuramente capito quante curiosità si celano dietro P.T. e quante altre ci attenderanno nel prodotto finale. Come disse Kojima durante la conferenza alla Gamescom 2014: “Silent Hill is designed to make you shit your pants”. E noi, caro Kojima, saremo onorati di tenerne un ricambio a portata di mano!