MONSTER BOY AND THE CURSED KINGDOM - RECENSIONE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 21.08.19

Trent’anni fa nelle sale giochi di tutto il mondo, SEGA e Westone presentavano l’arcade game Wonder Boy in Monster Land, il primo della serie ad implementare una spiccata componente RPG.
Oggi Game Atelier ha reso omaggio a quelle stesse creazioni di Ryuichi Nishizawa, attraverso lo sviluppo di un sequel chiamato "Monster Boy and the Cursed Kingdom", senza però snaturarne il gameplay e mantenendo l’acclamato stile artistico cartoonesco del “cugino” dal nome"Wonder Boy: The Dragon’s Trap".
L’aspetto grafico non è il solo punto in comune tra i due titoli citati, perché anche in Monster Boy and the Cursed Kingdom il protagonista Jin, a seguito di un potente incantesimo lanciato dalla bacchetta magica dello zio sull’intero villaggio, può trasformarsi in diversi animali e contare su tante abilità differenti.

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Inizialmente, infatti, avremo le sembianze di un tracagnotto maialino in grado di fiutare i segreti nascosti nelle diverse aree di gioco ma anche di lanciare attacchi a distanza/magie e di sfondare le pedane più fragili con il proprio peso. Diversamente, la trasformazione in un leone gli consentirà di correre agilmente (persino sull’acqua ndr) e distruggere tutto ciò che intralcerà il suo cammino mentre, nelle forme di un serpente, potrà raggiungere luoghi angusti e sputare veleno sui nemici.
Tutte le trasformazioni di Jin, anche quelle in rospo e drago di cui non vi vogliamo rivelarvi nulla, possono essere combinate tra loro in tempo reale per risolvere i puzzle ambientali o per combattere determinati boss.
L’equipaggiamento gioca un ruolo fondamentale sia nei combattimenti che nelle fasi esplorative; spade, scudi, pettorine, stivali ed accessori conferiscono al protagonista abilità aggiuntive e danni elementari particolarmente efficaci contro i nemici. Calzando dei particolari stivali in ferro, ad esempio, il protagonista diventerà pesantissimo e potrà raggiungere con più facilità i fondali marini.
Nelle aree di gioco meno ostili gli npc provvedono alla vendita di nuove armature, armi ed accessori in cambio delle monete lasciate cadere dai nemici sconfitti; queste ultime possono anche essere spese per acquistare pozioni curative, antidoti contro il veleno o per ricaricare le armi da lancio/magie.

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Sotto il profilo prettamente artistico Monster Boy and the Cursed Kingdom propone personaggi ed ambientazioni curatissime nei dettagli e dai colori vibranti, impreziositi da un saggio uso dell’illuminazione. Lo stile “cartoon” utilizzato dagli artisti è indubbiamente calzante così come lo sono le fluidissime animazioni dei protagonisti principali e secondari.
In conclusione il lavoro svolto da Game Atelier non è stato semplice; in cinque anni di sviluppo sono riusciti a modernizzare ciò che rese la serie “Wonder Boy” un classico nel genere action/platformer/rpg. Monster Boy and the Cursed Kingdom non è soltanto avvenente; il suo gameplay è alla portata di tutti grazie ad una difficoltà che cresce parallelamente alla confidenza del giocatore, tenendolo incollato per più di 10 ore in un mondo avventuroso e ricco di segreti da scoprire.
Fatevi un piacere regalandovi questa piccola perla, non ve ne pentirete.

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