APEX LEGENDS - SPECIALE

A CURA DI CLAUDIO "DOGGHY" FAVORITO IL 15.02.19

Apex Legends di Respawn Entertainment è il fenomeno videoludico del momento. Si potrebbe pensare che l’entusiasmo intorno a questo titolo sia dovuto alla nascita di un nuovo genere ma no, ci troviamo di fronte ad un nuovo “Battle Royale”. Cosa lo ha reso così famoso in poco tempo?
Prima di parlare di numeri e supposizioni, è giusto specificare che in questa tipologia di sparatutto i giocatori devono correre alle armi e scontrarsi con i nemici, cercando al contempo di non rimanere fuori dalla cosiddetta “zona sicura”; vince l’ultimo giocatore rimasto in vita.
Apex Legends è un battle royale in prima persona ambientato 30 anni dopo i fatti di Titanfall 2 nelle terre chiamate Outlands. Gli otto personaggi selezionabili nel gioco si devono, quindi, scontrare in quelli che sembrano essere degli Hunger Games ma più fantascientifici.
Per trionfare ed essere incoronato come nuovo campione, occorre portare la propria squadra composta da un massimo di tre membri allo scontro diretto contro altri venti team per un totale di sessanta giocatori per mappa. Non è una passeggiata, servono buoni riflessi ma soprattutto una buona sintonia con i propri compagni.
L’area di gioco è abbastanza vasta da permettere l’alternanza tra momenti di raccolta delle armi/cure/upgrade e scontri dove si può essere ingaggiati da più squadre contemporaneamente. Se si ha la fortuna e la bravura di sopravvivere ad uno scontro ma senza uno o due compagni al fianco è possibile, entro un certo limite di tempo, raccoglierne dai cadaveri delle “schede” così da resuscitarli nel punto di respawn più vicino.
In aggiunta a ciò, in battaglia è possibile scatenare le abilità attive di ogni singolo eroe, da quelle di supporto a quelle prettamente più offensive; prendere dimestichezza con un personaggio è una buona partenza verso la strada del successo.
Poi ci sono i dettagli che rendono l’esperienza di gioco più immediata e senza troppi tempi morti, come ad esempio la possibilità di evidenziare ai propri compagni una direzione, un nemico oppure un particolare equipaggiamento, nonché la raccolta automatica degli upgrade migliori per le armi evidenziati con colori differenti in base alla rarità/efficienza: bianco, blu, viola, oro.

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Insomma, fin qui avrete sicuramente capito che Apex Legends mescola in un mix vincente le caratteristiche di due grandi FPS quali Call of Duty e Overwatch, ma non è soltanto merito del suo gameplay.
Respawn Entertainment si è di fatto svincolata dalle classiche logiche di marketing alle quali siamo comunemente abituati, ovvero pre-lancio, anteprime, informazioni di varia natura, eventuali test con i giocatori, etc..
Nulla di tutto ciò è stato fatto. Apex Legends è rimasto segreto fino all’esatto giorno del lancio, spiazzando l’intero mondo videoludico e riuscendo, furbamente, ad evitare qualsiasi tipo di critica antecedente al suo arrivo. Vi abbiamo già detto che il gioco è completamente gratuito? Beh, ora lo sapete ed è un altro fattore da non sottovalutare perché ciò comporta, esattamente come fu per il diretto rivale Fortnite, un bacino di utenti immenso.
Numeri alla mano dal 5 febbraio di quest’anno, data del suo rilascio, Apex legends ha raggiunto la soglia dei venticinque milioni di giocatori, con un picco di due milioni di giocatori collegati ai server nello stesso momento. Per chi non riuscisse ancora a comprendere bene, parliamo di numeri davvero esorbitanti per un battle royale free-to-play e ciò lo si evince soprattutto dalle migliaia e migliaia di persone che lo seguono sulla piattaforma Twitch: oltre 250.000 nella scorsa settimana rispetto ai precedenti padroni di casa, ovvero League of Legends (circa 140.000) e Fortinite (circa 109.000).
Per quanto riguarda i nuovi contenuti, invece, il CEO di Respawn, Vincent Zampella, ha affermato: “Oh si, ci saranno sicuramente nuovi contenuti, questo è solo l'inizio del nostro viaggio. Ci saranno nuove mappe, nuove modalità, nuove armi e nuove skin. Ci saranno tonnellate di materiale in arrivo che basteranno da qui ai prossimi 10 anni, certo dipende dal successo che avrà il gioco.”
Nel frattempo alcuni dataminer curiosi hanno individuato, cercando tra i file di gioco, le prove di un possibile arrivo delle modalità “Duo” e “Solo”.
Apex Legends è sicuramente entrato nella Hall of Fame dei battle royale ed il suo successo non sembra arrestarsi, soprattutto in previsione dei futuri contenuti gratuiti. Ci vediamo nelle Outlands, campioni!

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