La Games Week di Milano ci ha permesso di testare con mano alcuni dei titoli per console più attesi del prossimo anno. In questo articolo parleremo di ciò che abbiamo visto nello stand Playstation, ovvero l’interessante esclusiva Days Gone di SIE Bend Studio.
Il nostro periodo di prova inizia con il controllo diretto di Deacon, il protagonista di Days Gone, intento ad intrufolarsi all’interno di un garage per rimediare un pezzo di ricambio per la motocicletta.
Deacon si ritrova suo malgrado catapultato in un mondo in cui una violenta epidemia ha in parte decimato la razza umana trasformandola in Freakers (non-morti).
L’equipaggiamento a sua disposizione comprendeva una pistola, un fucile ed una mazza da baseball; ovviamente i proiettili erano piuttosto risicati ed intorno avevamo diversi bambini zombie a pattugliare l’area.
Scopriamo fin da subito che spesso la migliore tattica è quella di aggredire il nemico di soppiatto, onde evitare di attirare l’attenzione di altri Freakers che, se accorrono in gran numero, possono diventare un istant game-over. Si, perché se pensate di ritrovarvi di fronte a degli stupidissimi e lentissimi zombie vi consigliamo di guardare il film World War Z per farvi un’idea di cosa vi aspetta in questo survival-horror.
Il sistema di combattimento e di mira è piuttosto fluido ed è possibile passare rapidamente dal lungo al corto raggio (e viceversa) nel caso in cui la minaccia nemica si faccia sempre più vicina. Inoltre, alcuni equipaggiamenti come le molotov, bende o le munizioni, possono essere craftati rapidamente sfruttando le risorse trovate in fase di esplorazione.
I movimenti del protagonista ci sono apparsi convincenti ed oltre ad accovacciarsi per attutire i rumori prodotti, può arrampicarsi sulle sporgenze, correre e schivare.
Una volta entrati nel suddetto garage attraverso il tetto e recuperato il pezzo richiesto dalla missione, abbiamo ricevuto la chiamata di un nostro amico non molto distante dalla struttura in cui ci trovavamo, di lì a poco però le cose sono precipitate e siamo dovuti scappare in suo soccorso. Abbiamo sbloccato una porta precedentemente chiusa dall’interno e ci siamo fiondati di corsa verso la zona indicata sulla minimappa; al nostro arrivo ci siamo trovati davanti un gruppo di banditi armati di brutte intensioni ad attenderci. Qui il combattimento è divenuto più ragionato, dato che, di contro, avevamo esseri umani come noi che sparavano rimanendo quanto più possibile in copertura; ovviamente noi ci siamo comportati allo stesso modo, ben saldati dietro un muretto di cemento, sparando con la pistola fino all’annientamento totale della minaccia.
Successivamente abbiamo provato la modalità orda di Days Gone, dove era necessario rimanere in vita il più a lungo possibile inseguiti da un numero indefinito di Freakers. In quest’ultima fase di test ci è stata fornita anche una motocicletta con la quale scorrazzare ed attirare l’attenzione dei nemici; è bene sapere che quest’ultimi possono disarcionarvi con molta facilità e, quindi, dimenticatevi di poterli investire in massa come se foste su Carmageddon. La guidabilità della moto varia in base al tipo di terreno che si decide di attraversare, rendendo di conseguenza l’equilibrio di Deacon più o meno stabile soprattutto nelle brusche svolte.
L’Unreal Engine 4 è il cuore pulsante che muove e ricopre personaggi e scenari di Days Gone, tutti ben dettagliati ed arricchiti da un sistema di illuminazione degno di nota. Anche l’audio in cuffia è riuscito a convincerci ed immergerci completamente nel grigio mondo di gioco, tra gli effetti sonori ambientali ed i sinistri versi dei Freakers. D’altro canto però sulla console di prova, una PS4 Pro, abbiamo riscontrato evidenti problemi di ottimizzazione, quali cali di frame rate e stuttering nelle fasi più concitate.
Anche in Days Gone il setting post-apocalittico non ci risparmia da clichè già visti in altri titoli dello stesso genere ed il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di osservare al meglio alcuni aspetti della modalità storia. Confidiamo, quindi, in una trama profonda e ben articolata che si mescoli al meglio con il solido gameplay visto durante la prova, anche se per scoprirlo non ci rimane che attendere i prossimi mesi.